La verità appartiene a pochi


Considerazioni circa la destra e la sinistra.

27.02.2014 13:55

Si era ormai capito da tempo, sin dai tempi di Giorgio Gaber che la linea che divide la destra  dalla sinistra è alquanto labile e spesso oltre che sottile, anche mobile. Prendendo spunto da quello che accade in questi giorni in Parlamento non possiamo che dedurre una conferma di quest'assunto. Ormai i fascisti si trovano nella parte sinistra dell'emiciclo e viceversa quelli che si definiscono progressisti siedono a destra. Non sarebbe un gran danno se ciò non comportasseun' assoluta confusione dei ruoli e delle opinioni, prima di tutto dei rappresentanti e poi dei rappresentati.

Non si riesce a capire, almeno noi non ci riusciamo, come si può negare il confronto di idee ed opinioni diverse all'interno di una compagine democraticamente eletta, se non voler imporre una linea già prestabilita e decisa altrove. Ci verrebbe da chiedersi dove viene stabilita questa linea da seguire e da chi?

Siamo daccordo oppure no che il parlamentare agisce senza vincoli di mandato? E se questo non vale più ci spieghino almeno il motivo.

E' facile puntare il dito verso gli altri, ma tutti siamo chiamati a rispondere delle nostre azioni, anche quelli che pretendono di assumere il ruolo di pubblici accusatori.

Sapete, la verità è semplice se la si vuole vedere. Ognuno dovrebbe chiedersi io che posizione occupo, e cosa richiede il ruolo che mi è stato attribuito? Non so se questo è ben chiaro a tutti.   

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